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Visualizzazione dei post da settembre, 2011
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Quando Garibaldi disse no a Lincoln Non accettò la guida dei nordisti nella guerra di secessione L'eroe dei due mondi non accettò perché l’emissario mandato dal presidente americano non garantì che la guerra in territorio americano si stava combattendo soprattutto per liberare gli schiavi Il New York Times ritorna sull’offerta che proprio nel settembre di 150 anni fa il presidente Abramo Lincoln fece arrivare all’Eroe dei due mondi di guidare le forze dell’Unione contro quelle della Confederazione degli stati del sud che con l’attacco a Fort Sumter, il 12 aprile, avevano dato inizio alla loro secessione. Ma l’emissario mandato dal presidente americano non riusci’ a rispondere alla domanda pressante di Garibaldi, riguardo al fatto che la guerra che si stava combattendo sul suolo americano - che l’eroe italiano considerava come una sorta di seconda patria dopo il suo esilio a New York - fosse principalmente motivata dalla necessita’ di garantire la liberta’ degli schiavi. Questa cost
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Nella ricorrenza della nascita di Francesco Fondazione pubblica un articolo di Franco Cardini San Francesco «cataro»? Anzi era il contrario di Franco Cardini Che Francesco fosse vicino al catarismo, o simpatizzasse per i catari, o fosse addirit­tura cataro egli stesso, sono temi che ogni tanto riemergono in una letteratura che - senz’ombra di di­sprezzo - non solo non è speciali­stica (vale a dire non ha alcun con­notato di specializzazione scienti­fica relativa ai temi che affronta), ma che in genere parte da una tesi: quella del «mistero», della «parola perduta», o semplicemente dell’«inganno» messo in atto dalla Chiesa per appro­priarsi di qualcu­no o di qualcosa. Che poi tale lette­ratura possa an­noverare tra i suoi esempi anche casi di libri ben scritti, frutto della fatica e dell’impegno di persone appassio­nate e dotate di buon livello di cul­tura generale, è abbastanza raro: ma può capitare. Solo che non ag­giunge nulla al fatto che si tratta di voci scientificamente irrileva
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Ripreso da allAfrica.com Sud Sudan e carestia nel Corno d'Africa TRADOTTO DA ELENA INTRA La Repubblica del Sud Sudan ha dichiarato il proprio impegno a contribuire con un milione di dollari USA alle iniziative in corso per combattere gli effetti devastanti della siccità che ha colpito il Corno d'Africa. Lo ha annunciato qualche giorno fa il Presidente Salva Kiir Mayardit, durante il vertice sulla crisi del Corno d'Africa tenutosi a Nairobi, in Kenya. Il Presidente ha affermato che anche se il contributo può sembrare modesto rispetto alle enormi necessità da soddisfare, rappresenta comunque un gesto simbolico importante che sottolinea l'impegno del Sud Sudan verso questa regione. "Il Sud Sudan sosterrà in ogni modo possibile il Kenya e i Paesi della regione del Corno d'Africa. Insieme potremo ricostruire le comunità colpite, aiutarle a recuperare le proprie terre, i mezzi di sussistenza e gradualmente a riguadagnare fiducia per raggiungere l'auto-suffi
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Ripreso da Radio Free Europe, Radio Liberty Afghanistan: cresce il traffico di bambini TRADOTTO DA ELENA INTRA La povertà endemica di alcune zone dell'Afghanistan sta costringendo molte famiglie in condizioni di miseria a vendere i propri figli per sopravvivere, segnala Radio Free Afghanistan. Associazioni a tutela dei diritti umani hanno riferito che nella provincia settentrionale di Jawzjan - una delle regioni meno sviluppate del Paese - questo triste fenomeno è in continuo aumento. Un rapporto pubblicato nel 2010 dalla ONG Internazionale 'Save the Children', dedicata all'abolizione del lavoro minorile nel mondo, rivela che circa il 28% di tutti i bambini tra i 5 e i 15 anni residenti a Jawzjan è stato venduto dai propri genitori o tutori. Dopo la morte del padre avvenuta otto mesi fa, Farid, 4 anni, è stato venduto a un parente. La madre, nel frattempo risposatasi, ha ricevuto in cambio 12.000 afgani (280 dollari) promettendo che il bambino avrebbe lavorato per
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società degli Indiani d’America ANALISI antropologico-sociale di Domenico Letizia rivista: InStoria Lo studio delle tribù, clan e delle popolazioni indiane d’America è stato alla base di studi antropologici e sociali dei secoli scorsi rivelando anche numerose sorprese per i sostenitori delle società centralizzate e statali. Lewis Henry Morgan, senatore repubblicano e proprietario di ferrovie visse e lavorò con gli irochesi dello stato di New York e dell’Ontario nei decenni 1840 e 1850. Studiò soprattutto il loro sistema di parentela e le loro istituzioni politiche tradizionali attivandosi a loro fianco nelle rivendicazioni del diritto alla terra. Analizzò “il sistema classificatorio di relazione” cioè la classificazione dei cugini paralleli con lo stesso termine usato anche per fratelli e sorelle, il loro era un sistema matrilineare di discendenza ed eredità, ma l’analisi maggiore su cui si soffermarono gli antropologi dei secoli scorsi e che continua con la ricerca attuale è Il princi
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LE TRE VERITA’ DI USTICA L’annunciato risarcimento per le vittime del disastro di Ustica, dopo trentuno anni d’attesa, è senz’altro un atto dovuto sia sul piano finanziario che quello morale. Le motivazioni del Tribunale di Palermo a carico di due Ministeri sono inoltre sintomatiche di quanto ancora non si sappia sugli avvenimenti che precedettero e seguirono la caduta dell’aereo dell’ITAVIA e sugli errori compiuti dalle istituzioni. Elementi, che hanno finito per cancellare anche la dignità delle vittime e dei loro familiari. Ricordando però le modalità con cui stampa ed informazione diffusero la notizia,la nostra critica è dedicata alla volontà di addossare subito alla struttura dell’apparecchio,definito antiquato e non sottoposto alle necessarie verifiche,le responsabilità dell’evento. Si tendeva cioè, a priori di qualsiasi informazione alternativa, gettare sopratutto la colpa sul settore del trasporto privato che, per quei tempi, si muoveva pur fra tante difficoltà. L’unico qu
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11 settembre 1973: Il golpe militare in cile I FATTI L’11 settembre 1973, i corpi speciali dell’esercito cileno comandati dal generale Pinochet destituirono con la forza il governo democraticamente eletto di Unidad popular, uccidendo 50000 militanti del movimento operaio, tra cui il presidente Salvador Allende. Il golpe, venne non solo sostenuto ma preparato nei minimi dettagli dalla Cia. I servizi segreti della "più grande democrazia del mondo" finanziarono e incoraggiarono diversi tentativi di golpe a partire dal 1970. John Ranelagh, autore del libro "L’agenzia: ascesa e declino della Cia", spiega che la decisione di preparare un golpe venne presa in una riunione segreta del Comitato 40, composto da alti funzionari della Casa Bianca, tra cui Henry Kissinger; il quale ebbe modo di sostenere: "Non vedo perchè dobbiamo stare a guardare mentre un paese va verso il comunismo a causa dell’irresponsabilità del suo popolo. Il movimento operaio cileno era pronto a pr
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Camillo Berneri l’Anarchico dall’ethos liberale di Domenico Letizia Camillo Berneri, un anarchico sincero, di quelli che dovrebbe essere considerato culturalmente e politicamente alla pari di Gobetti e Gramsci. Invece la sua figura soprattutto agli studenti è sconosciuta. Ripercorriamone allora la storia e il pensiero. Berneri era nato il 20 maggio 1897. Quindicenne era seguace del socialista reggiano Prampolini, e nel 1915 si trovò, ad una riunione antimilitarista, costernato davanti a due manifestanti morti. Torquato Gobbi gli fu maestro, lungo la via Emilia, sotto questi portici convenne d’essere nato anarchico entusiasta. Anche perciò si sposò minorenne, ad Arezzo, con un’allieva della madre. Arruolato nella Grande Guerra continuò a diffondere la propaganda libertaria, scoperto, venne spedito in prima linea e ferito. Quindi, a guerra finita, venne confinato dalla Regia Questura a Pianosa, insomma un anarchico schedato. A fianco di Malatesta e Fabbri, ch