Angelo CABRINI

Sottotenente di Vascello


 

"Coraggioso e tenace operatore di mezzi d'assalto di superficie, con altri valorosi già compagni dei rischi e delle fatiche di un durissimo addestramento, dopo una difficile navigazione, forzava una ben munita base navale avversaria, superando un triplice ordine di ostruzioni.
Nella rada violata, quando già era imminente l'alba, con freddezza pari al coraggio attendeva, riunito ai compagni, che il Comandante della spedizione procedesse al riconoscimento ravvicinato degli obiettivi e li assegnasse all'audacia dei suoi uomini. Una volta ottenuto il via si lanciava con saldo animo all'assalto contro un incrociatore pesante nemico affondandolo con l'azione concomitante di un altro assalitore e coronando del successo, con l'alto spirito aggressivo, la concezione teoricamente perfetta dell'impresa.

Degno in tutto delle più pure tradizioni di eroismo della Marina italiana".

(Suda, 26 marzo 1941).

 
 

Nacque a Pavia il 14 febbraio 1917. Ultimati gli studi superiori ed ottenuta la maturità classica presso il Liceo Ugo Foscolo di Pavia nel 1936, nello stesso anno entrò all'Accademia Navale di Livorno; al termine dei regolari corsi conseguì la nomina a Guardiamarina ed imbarcò, nel febbraio 1940, sull'incrociatore Duca degli Abruzzi. L'8 giugno 1940 , alla vigilia del 2° conflitto mondiale, con il grado di Sottotenente di Vascello, chiese ed ottenne di essere assegnato quale Operatore dei Mezzi d'Assalto, alla 1^ Flottiglia MAS di La Spezia, sottoponendosi ad un duro addestramento sui motoscafi speciali (barchini), con i quali parteciperà poi alla esecuzione del piano di forzamento del porto inglese di Suda (Creta), che era stato concepito e pianificato dal comandante Moccagatta e diretto dal Tenente di Vascello Faggioni. L'azione, condotta alle prime luci del giorno 26 marzo 1941, culminò con l'affondamento dell'incrociatore pesante inglese York e con il grave danneggiamento della petroliera Pericles, da 8.324 tsl. Fatto prigioniero, rimpatriò nel marzo 1945 nel grado di Tenente di Vascello, conseguito nel luglio 1942, mentre si trovava in prigionia. Partecipò brevemente alla guerra di liberazione con il Gruppo Mezzi d'Assalto e successivamente ebbe il comando di dragamine, con i quali partecipò al dragaggio e bonifica delle acque di Monfalcone e Grado. Fu imbarcato sull'incrociatore Montecuccoli e poi sulla nave scuola Vespucci nell'incarico di Aiutante di Bandiera e, dopo la promozione a Capitano di Fregata nel 1952, passò all'Accademia Navale di Livorno, nell'incarico di Direttore dei Corsi. Nel 1956 venne destinato presso lo Stato Maggiore della Marina e nel 1960 ebbe il comando della 10^ Squadriglia Corvette della Scuola Comando, poi di Nave Artigliere. Nel 1961 fu Addetto Navale a Madrid e nello stesso anno conseguì la promozione a Capitano di Vascello. Rimpatriato, ebbe prima il comando dell'8° Gruppo Navale, poi di Comsubin e di Mariscuole Taranto. Nel grado di Ammiraglio ebbe, tra gli altri, i seguenti incarichi: Comandante di Marinaccad Livorno (1969-1972); Vice Comandante in Capo del Dipartimento M.M. di La Spezia (1972); Comandante Militare Marittimo Autonomo della Sardegna (1973) e Comandante della 3^' Divisione Navale. Promosso Ammiraglio di Squadra il 15 febbraio 1977 fu posto in ausiliaria per limiti di età; morì a Roma il 1° dicembre 1987..

 
 

 
 

 
 

 
 

 
 

  

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