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Visualizzazione dei post da maggio, 2011
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+ Pio IX Ex aliis nostris Ovvero indicazioni chiare su come comprare indulgenze -------------------------------------------------------------------------------- Da altra Nostra Lettera Enciclica a Voi rivolta con la data di questo stesso giorno già sapete, Venerabili Fratelli, con quanta premura abbiamo sollecitato la vostra esimia pietà a provvedere perché in così grandi calamità della società cristiana e civile fossero nelle vostre diocesi elevate pubbliche preghiere per implorare la divina misericordia. E poiché nella medesima Lettera abbiamo preannunciato che in questa occasione avremmo offerto di nuovo i tesori celesti della Chiesa, vi mandiamo questa Lettera con la quale quei tesori stessi dischiudiamo. Confidando dunque nella misericordia di Dio onnipotente e nell’autorità dei Santi Pietro e Paolo Suoi Apostoli, con il potere di legare e sciogliere che il Signore Ci ha, per quanto indegni, affidato, con questa Lettera concediamo ed elargiamo in forma di Giubileo la più ampia in
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24 Maggio 1915:1 guerra mondiale.Entrata in guerra dell'Italia. Fu la guerra dei contadini,ne morirono,chiamati alle armi,a milioni e lasciarono spopolate le campagne. L'ITALIA NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale l'Italia assunse una posizione di neutralità rimanendo in linea con l'articolo 7 del trattato che univa l'Italia alla Germania e all'Austria. Questo punto prevedeva la discussione preventiva dei territori da dare in compenso al termine della guerra, cosa che però non era avvenuta. Ma il problema della posizione italiana rimaneva irrisolto. All'interno dell'Italia si erano formati due schieramenti: i neutralisti e gli interventisti. Al gruppo dei Neutralisti primi appartenevano: i socialisti, che ritenevano la guerra fosse voluta dalle grandi potenze europee imperialiste e capitaliste, ma il loro scieramento era isolato e la loro posizione era indebolita dalle posizioni interventiste dei socialisti europei; i cat
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Protagonista del cattolicesimo sociale, frequentò la facoltà di Giurisprudenza di Pisa ed ebbe come maestro Giuseppe Toniolo. Fu parlamentare e tra i fondatori della Confederazione Italiana del Lavoro. Partecipò al congresso di fondazione del Partito popolare di don Sturzo. Ministro dell’Agricoltura nel 1922, venne eletto all'Assemblea Costituente nel 1946 e senatore dal 1948. Nel giorno della sua nascita ,il 24 maggio ,la Fondazione Berti,con il Presidente Gian Ugo Berti,nipote del senatore,lo ricordano per il suo incessante impegno per la libertà del popolo italiano. Biografie dei pratesi illustri Giovanni Bertini (1878 – 1949) Giovanni Bertini nacque a Prato il 24 maggio 1878 e già da studente al Collegio Cicognini si impegnò a orientare l’azione dei cattolici con concretezza nel campo sociale. All’Università di Pisa, dove frequentò la facoltà di Giurisprudenza, ebbe come maestro Giuseppe Toniolo. L’incontro a Roma con Romolo Murri lo spinse su posizioni più estreme. Intanto era
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GIOVANNI FALCONE Nato a Palermo (via Castrofilippo) il 20 maggio 1939, da Arturo, direttore del Laboratorio chimico provinciale, e da Luisa Bentivegna, Giovanni Falcone conseguì la laurea in Giurisprudenza nell'Università di Palermo nell'anno 1961, discutendo con lode una tesi sull' "Istruzione probatoria in diritto amministrativo". Era stato prima, dal '54, allievo del Liceo classico "Umberto"; e quindi aveva compiuto una breve esperienza presso l'Accademia navale di Livorno. Dopo il concorso in magistratura, nel 1964, fu pretore a Lentini per trasferirsi subito come sostituto procuratore a Trapani, dove rimase per circa dodici anni. E in questa sede andò maturando progressivamente l'inclinazione e l'attitudine verso il settore penale: come egli stesso ebbe a dire, "era la valutazione oggettiva dei fatti che mi affascinava", nel contrasto con certi meccanismi "farraginosi e bizantini" particolarmente accentuati in cam
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Massimo D'Antona Il 20 maggio 1999, alle 8.30 circa in Via Salaria, viene ucciso Massimo D'Antona, giurista e docente universitario.Un omicidio apparentemente inspiegabile ed imprevedibile. Docente di Diritto del Lavoro a Roma , è soprattutto conosciuto come il consulente dell'allora Ministro Antonio Bassolino. Poche ore dopo, arriva la rivendicazione, 14 pagine stampate fronte retro, con la stella a cinque punte e il gergo criptico e oscuro tipico delle Nuove brigate Rosse. "La nostra organizzazione ha individuato il ruolo politico-operativo svolto da Massimo D'Antona ne ha identificato la centralità e, in riferimento al legame tra nodi centrali dello scontro e rapporti di forza e politici generali tra le classi ha rilanciato l'offensiva combattente." I brigatisti Mario Galesi e Nadia Desdemona Lioce, in attesa dentro un furgone Nissan, scendono e lo apostrofano. Secondo la deposizione di Cinzia Banelli, fu Galesi, armato di una pistola automatica calibro
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L'eccidio del Padule di Fucecchio, una strage a lungo dimenticata 0 Il 23 agosto 1944 morivano 175 innocenti per mano nazi-fascista nella valle del Padule. A settembre un processo sottoporrà a giudizio quattro dei soldati tedeschi che presero parte alla strage Uno dei bassorilievi che adornano il monumento in memoria dei caduti del Padule di Fucecchio Seconda solo alla strage di Sant'Anna di Stazzema, l'eccidio della valle del Padule di Fucecchio rappresenta ancora una ferita aperta. Una lunga scia di ricordi indicibili lega il presente di questa zona, e i pochissimi sopravvissuti in grado di testimoniare i fatti, a quel 23 agosto 1944. Una data indelebile, di quelle intorno alle quali si costruisce una memoria condivisa, e si solidifica il doveroso tabù per un fatto, un avvenimento, che faccia esclamare a tutto il consesso sociale, nessuno escluso: "mai più". La storia è tristemente nota. Il 23 agosto 1944 il Padule di Fucecchio diventa improvvisamente il teatro
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Su invito della Fondazione “Berti” a Casciana Terme I BERSAGLIERI AL “CAMPO DEGLI EROI” CASCIANA TERME (Pisa) – L’Associazione Nazionale Bersaglieri ha reso omaggio al Campo degli Eroi, in Località Fichino, a Casciana Terme (Pisa), su invito della Fondazione “Angiolo e Maria Teresa Berti”. Erano presenti,per gli ospiti, il presidente regionale toscano Alfio Coppi,Danilo Baldi ed il responsabile della sede di Ponsacco, Franco Citi. Soddisfazione è stata espressa da parte della Fondazione per la visita e per il nutrito programma delle manifestazioni (152 quelle ufficiali) messo in atto dall’Associazione. E’ stato un incontro importante e significativo – così si è sottolineato - perché si è parlato in particolare di un percorso comune nell’ambito delle prossime manifestazioni per la ricorrenza del 175° anniversario della fondazione del Corpo. Dopo la visita alla biblioteca storica ed ai 26 monumenti che compongono il Campo,nato nel 1984 per iniziativa di Angiolo Berti,giornalista parl