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Visualizzazione dei post da febbraio, 2010
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il dibattito sulle radici della corruzione L'Italia ipocrita e quelle domande alle quali non si vuole rispondere il dibattito sulle radici della corruzione L'Italia ipocrita e quelle domande alle quali non si vuole rispondere Di chi può mai essere la colpa della corruzione italiana se non della politica? Di chi se non dei politici - beninteso di quelli per cui votano gli “altri”? Si mettano dunque l’una e gli altri sul banco degli accusati per la meritata, inevitabile condanna. Così la pensano oggi moltissimi italiani i quali non vogliono sentirsi dire che la corruzione di questo Paese - anche quella pubblica - è invece qualcosa che viene dal profondo, che rimanda alla storia vischiosa, oltre che del nostro Stato, della nostra società; ai suoi meccanismi e vizi inveterati. No, guai a dirlo: si è subito sospettati di voler cancellare le responsabilità individuali, di voler “ salvare i ladri ”. Che c’entriamo noi con la corruzione? La colpa è solo della politica. In ques
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<; font-size:8pt'>Il codice penale prevede diverse ipotesi di corruzione : Art. 318 c.p. ( Corruzione per un atto d'ufficio ) Il pubblico ufficiale, che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve, per sé o per un terzo, in denaro o altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Se il pubblico ufficiale riceve la retribuzione per un atto d'ufficio da lui già compiuto, la pena è della reclusione fino a un anno. Art. 319 c.p. ( Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio ) Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da due a cinque anni. La pena è aumentata se il fatto di cui all'art. 319 c.p. ha per oggetto il conferi
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Il 27 febbraio del 1933 ,in piena campagna elettorale,l'incendio della sede parlamento di Berlino scatena una feroce repressione ed inizia la scalata irreversibile al potere del nazionalsocialismo di Adolf Hitler. Fu atto di protesta di un dissidente o incendio funzionale alla distruzione pressochè totale delle voci dell'opposizione? S.F
                                              REPUBBLICA DI WEIMAR     Assemblea e Costituzione     Eletta nel gennaio 1919, l’Assemblea nazionale di Weimar si riunì il 6 febbraio dello stesso anno per stabilire l’assetto politico-costituzionale della Repubblica tedesca nata alla fine della Prima guerra mondiale (il cosiddetto Secondo Reich). Dopo aver eletto alla presidenza della Repubblica F. Ebert (11 febbraio), che a sua volta nominò cancelliere P. Scheidemann (il quale si dimise però in giugno per protesta contro il Trattato di Versailles, approvato invece dall’Assemblea il 12 maggio), l’Assemblea procedette all’elaborazione, lunga e controversa, di una Costituzione che nella versione finale, approvata il 31 luglio con voto contrario delle opposizioni di destra e di sinistra, ricalcò solo in parte il progetto governativo tracciato dal leader democratico H. Preuss. Contrariamente al disegno unitario di quest’ultimo, venne approvata una soluzione federalistica (pur cor

IT.CULTURA.STORIA.MILITARE ON-LINE: Articoli: Ricerche: II GM: Il Reichstag in fiamme

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Il Parlamento europeo su Internet, libertà di espressione e privacy

Il Parlamento europeo su Internet, libertà di espressione e privacy
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  LA POLEMICA All'estero e in Italia la rete difende Google "In pericolo la libertà di espressione" Commenti duri sulle grandi testate internazionali online. E parte la protesta dei blogger di MAURO MUNAFO'   Già poche ore dopo la sentenza del Tribunale di Milano, che ha condannato tre dirigenti di Google per violazione della privacy nel caso del video delle violenze a un bambino down, la notizia rimbalzava su blog e testate digitali di tutto il mondo, sollevando un vespaio di polemiche. Da un punto di vista quantitativo buona parte dei commenti in rete si esprimono in difesa del motore di ricerca e criticano la decisione dei giudici milanesi, in particolare per le implicazioni che questa potrebbe avere sulla libertà di espressione in rete. Ma i commenti più duri arrivano dall'estero, dove la stampa punta il dito contro il pericolo di censura del web italiano. In Italia. I commentatori più influenti della blogosfera italiana sono quasi tutti dalla parte di
CRITICA ALLA SENTENZA DI MILANO L'ambasciatore Usa difende Google: "Libertà sul web vitale per la democrazia" David Thorne: «Siamo colpiti. Gli abusi non sono una scusa per violare il diritto a un Internet libero» CRITICA ALLA SENTENZA DI MILANO L'ambasciatore Usa difende Google: "Libertà sul web vitale per la democrazia" David Thorne: «Siamo colpiti. Gli abusi non sono una scusa per violare il diritto a un Internet libero» David Thorne (Ap) MILANO - La reazione di Google alla sentenza di Milano era più che attesa. Come quella dei blogger e dei siti specializzati in tecnologie di mezzo mondo, altrettanto negativa. Ma contro la condanna dei tre dirigenti di Google arrivano parole dure dall'ambasciatore americano a Roma, David Thorne. «Siamo negativamente colpiti dall ’odierna decisione di condanna di alcuni dirigenti della Google Inc. Per la pubblicazione su Google di un video dai contenuti offensivi - afferma Thorne in un comunicato - . Pur riconoscend

Libertà su internet a rischio per una sentenza del Tribunale di Milano

Libertà su internet a rischio per una sentenza del Tribunale di Milano

Sentenza Google, un bel problema per i provider

Sentenza Google, un bel problema per i provider
  La rivoluzione tedesca. La società sta diventando più femminile: e in molti fanno fatica ad adattarsi Molte richieste per creare una nuova figura un incaricato per le pari opportunità maschili "Tuteliamo gli uomini il nuovo sesso debole" dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI   BERLINO - Povero maschio, stai messo male. Hai perso la guerra dei sessi, almeno nelle società più avanzate. Le donne, in realtà moderne come quella tedesca ma non solo, ti hanno sorpassato o ti stanno detronizzando in ogni campo. Hanno imparato a conciliare carriera e figli, studiano di più e meglio, hanno un approccio più flessibile con le nuove tecnologie. Fumano e bevono meno, sono più sane, hanno una vita più lunga, è più raro che scelgano il crimine. La situazione degli uomini oggi, in Germania e nelle altre società postindustriali, è talmente drammatica e desolata che rende necessaria una nuova istituzione, una nuova figura: un incaricato governativo o un ombusdman, che si prenda c
CORRIERE DELLA SERA.i t Emilio Gentile, grande storico del fascismo, bacchetta i politici. Dal blog La nostra storia di Dino Messina. corriereblog 11/09/2008 Emilio Gentile, grande storico del fascismo, bacchetta i politici Scritto da: Dino Messina alle 19:43   Inizio modulo Fine modulo Emilio Gentile è uno dei maggiori storici del fascismo, anche perché si è formato ed è cresciuto alla scuola di due grandi: Renzo De Felice e George Mosse. Riportiamo quindi molto volentieri alcuni estratti dell'intervista che ha rilasciato a Simonetta Fiori di <Repubblica>. Ragionamenti e critiche che vanno letti e capiti al di là dello schema destra e sinistra. L'intervista naturalmente riguarda le sortite del sindaco di Roma Gianni Alemanno sul fascismo e le leggi razziali e del ministro della Difesa Ignazio La Russa sui soldati che combatterono per la Repubblica sociale. Temi di cui già ci siamo occupati in questo blog. Riportiamo alcuni est
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  BIOGRAFIA Attore e regista . Nato a Roma nel 1920 . Figlio di un direttore d'orchestra, il trasteverino Sordi affrontò sin dal 1936 diversi campi dello spettacolo: fantasista, comparsa in alcuni film, imitatore da avanspettacolo, boy di rivista, doppiatore (aveva vinto il concorso della MGM come doppiatore di Oliver Hardy ). Nel 1942 diventò, per un vero colpo di fortuna, il protagonista de I tre aquilotti , di Mario Mattoli , a fianco di Leonardo Cortese . Affermatosi definitivamente nel mondo, allora fulgido, del teatro leggero proprio nei duri anni della guerra, intrattenne serrati rapporti con il cinema, ma ancora poveri di soddisfazioni. Nel 1947 esordì alla radio, dove in soli tre anni si impose all'interesse entusiastico degli ascoltatori; i personaggi-guida delle sue trasmissioni (dal Signor Dice a Mario Pio , dal Compagnuccio della parrocchietta al Conte Claro ), delinearono il primo abbozzo di quello che rimarrà per anni un marchio di fabbrica: un giova

Biografia di Alberto Sordi - Biografieonline.it

Biografia di Alberto Sordi - Biografieonline.it
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  SANDRO PERTINI    IL PRESIDENTE PIU ’ AMATO DAGLI ITALIANI ( di Luca Molinari Sandro Pertini nacque nel 1896 a Stella, in provincia di Savona e, dopo gli studi ed il conseguimento della laurea in giurisprudenza, si avvicinò alla vita politica aderendo e militando nel Partito Socialista Italiano di Filippo Turati. Rimarrà fedele a tali idee ed al Partito Socialista per quasi un secolo, fino alla morte avvenuta nel 1990, vivendo due guerre mondiali, la dittatura fascista ed infine, finalmente, la democrazia repubblicana di cui fu un indubbio ed indiscusso protagonista. Fin da allora la visione del socialismo di Pertini fu rappresentata dal tentativo di far coesistere la libertà con la giustizia sociale, ritenendo impossibile la realizzazione dell’ideale socialista senza tenere in considerazione gli elementi prima citati; Non vi è libertà senza giustizia sociale e non vi è giustizia sociale senza libertà, amava ripetere l’anziano esponente socialista. Fu uno dei massimi es
Presidenza della Repubblica SANDRO PERTINI Presidente della Repubblica, 1978 - 1985. il discorso di insediamento     inizio documento inizio documento inizio documento elementi correlati
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    La corruzione inconsapevole che affonda il Paese di Roberto Saviano  La cosa enormemente tragica che emerge in questi giorni è che nessuno dei coinvolti delle inchieste napoletane aveva la percezione dell'errore, tantomeno del crimine. Come dire ognuno degli imputati andava a dormire sereno. Perché, come si vede dalle carte processuali, gli accordi non si reggevano su mazzette, ma sul semplice scambio di favori: far assumere cognati, dare una mano con la carriera, trovare una casa più bella a un costo ragionevole. Gli imprenditori e i politici sanno benissimo che nulla si ottiene in cambio di nulla, che per creare consenso bisogna concedere favori, e questo lo sanno anche gli elettori che votano spesso per averli, quei favori. Il problema è che purtroppo non è più solo la responsabilità del singolo imprenditore o politico quando è un intero sistema a funzionare in questo modo. Oggi l'imprenditore si chiama Romeo, domani avrà un altro nome, ma il
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IL 22 Febbraio del 1943 inizia a Berlino il processo ai "ragazzi della Rosa Bianca",uno dei pochi movimenti di dissidenza al partito nazista La Rosa Bianca è il nome di un gruppo di studenti tedeschi che pagarono con la vita la loro opposizione al regime nazista. La Weiße Rose era composta da Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell, Willi Graf, tutti poco più che ventenni, cui si unì successivamente il professor Kurt Huber. Hans e Sophie Scholl sono due dei figli di Robert Scholl, sindaco di Ingersheim, liberale, pacifista e anti-nazionalista, e Magdalene Müller, infermiera. Nel 1932 la famiglia Scholl si trasferisce a Ulm. Nonostante la contrarietà del padre, anche Hans e Sophie subiscono il fascino del regime nazista e iniziano a partecipare alle attività delle organizzazioni giovanili, a cominciare dalla Hitler-Jugend, la Gioventù Hitleriana. Tuttavia, dopo un paio di anni, se ne allontanano, avendo compreso che non sono quegli spazi di realizzazione pe
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A lONDRA NEL FEBBRAIO DEL 1848 ,A SOLI TRE GIORNI DALLO SCOPPIO DELLA RIVOLUZIONE DI pARIGI,VIENE PUBBLICATO ,DA K.MARX E F.ENGELS \IL MANIFESTO \         KARL MARX               Dice Marx: << Gli uomini per vivere devono anzitutto mangiare, bere vestirsi, abitare, quindi, il rapporto originario sul quale si costituisce la coscienza è il rapporto che nasce dall'azione materiale per produrre i beni necessari alla vita, cioè il rapporto economico.>> La base reale della coscienza è l'economia; l'uomo è ciò che produce. In ogni periodo della storia, i beni si producono e si distribuiscono in un dato modo, che è quindi il modo di produzione. Il "modo di produzione" e distribuzione dei beni prodotti crea determinati rapporti economici fra gli uomini e l'insieme di questi rapporti è ciò che si chiama struttura economica della società. Siccome la struttura economica è la base di tutto il resto, tutto il resto è il modo in cui essa si esprime: Diritto e