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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011
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+Elapso Proxime Anno è una enciclica di Papa Benedetto XIV, datata 20 febbraio 1751, con la quale il Pontefice stabilisce alcuni criteri a cui devono attenersi tutti gli Inquisitori del Sant'Uffizio per estrarre dai Luoghi immuni (soprattutto le chiese) i rei di eresia che vi si sono rifugiati. Benedetto XIV Testo di questo interessante documento Elapso proxime anno In data 15 marzo dello scorso anno 1750, fu da Noi pubblicata una Costituzione che incomincia Officii nostri sopra l’immunità locale delle Chiese. In essa, inerendo alle Costituzioni dei Nostri Predecessori Gregorio XIV, Benedetto XIII e Clemente XII, dopo aver eliminati alcuni cavilli ed alcuni sotterfugi con i quali se ne impediva l’esecuzione, dichiarammo che – rifugiandosi qualche reo di delitto eccettuato in luogo immune – ne dovesse essere estratto ogni volta in cui vi fossero indizi sufficienti alla tortura comprovanti il delitto. Dichiarammo altresì che l’estrazione non si dovesse fare che con l’autorizzazione d
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– I Patti Lateranensi 1929 – I Patti Lateranensi sono accordi di mutuo riconoscimento tra il Regno d’Italia e la Santa Sede e sono tuttora, con alcuni mutamenti, il documento istituzionale che regola i rapporti Stato – Chiesa in Italia. Anche nella versione attuale il Concordato è vincolante per lo Stato italiano, non può essere proposto un referendum per l’abolizione o la sua modifica, o delle leggi collegate ad esso perché non sono ammessi, nel nostro ordinamento, referendum riguardanti i trattati internazionali. L’11 febbraio ricorreva l’anniversario dell’apparizione di Nostra Signora di Lourdes; la scelta di firmare il Concordato in quell’occasione intendeva rimarcare la soddisfazione da parte vaticana per i nuovi patti e poteva avere altri significati politici. Il 13 febbraio 1929, Pio XI, tenne un discorso a Milano ad un’udienza concessa a professori e studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che passò alla storia per un passaggio in cui Benito Mussolini è indicato co
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La verità sulle foibe. Di Marco Ottanelli "Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani". Benito Mussolini, 1920 Cosa sono, le foibe? Cioè, quale episodio della storia evocano? In poche ed essenziali parole, sono le foibe (caverne e aperture carsiche del terreno) il luogo in cui, a fine guerra mondiale, furono uccisi e gettati, spesso dopo umiliazioni e tormenti, moltissimi italiani. Gli eccidi ebbero due momenti: il primo, all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943, quando si scatenarono vendette e rancori mai sopiti dopo 20 anni di italianizzazione forzata; il secondo, molto più grave per numero delle vittime, nella primavera del ’45, quando le truppe titine occuparono la Venezia Giulia, la Dalmazia, Trieste e parte del Fri
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Norma Cossetto. Norma Cossetto era una ragazza di 24 anni di S. Domenico di Visinada, laureanda in lettere e filosofia presso l'università di Padova. In quel periodo girava in bicicletta per i comuni dell'Istria per preparare il materiale per la sua tesi di laurea, che aveva per titolo "L'Istria Rossa" (Terra rossa per la bauxite). Il 25 settembre 1943 un gruppo di partigiani irruppe in casa Cossetto razziando ogni cosa (espropriazione proletaria). Entrarono perfino nelle camere, sparando sopra i letti per spaventare le persone. Il giorno successivo prelevarono Norma. Venne condotta prima nella ex caserma dei Carabinieri di Visignano dove i capibanda si divertirono a tormentarla, promettendole libertà e mansioni direttive, se avesse accettato di collaborare e di aggregarsi alle loro imprese. Al netto rifiuto, la rinchiusero nella ex caserma della Guardia di Finanza a Parenzo assieme ad altri parenti, conoscenti ed amici tra i quali Eugenio Cossetto, Antonio P
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COLLOQUIO DI MUSSOLINI CON CHAMBERLAIN (dai diari di Galeazzo Ciano) Roma, 11 gennaio 1939 - XVII Il Duce dopo aver dichiarato la sua soddisfazione nel vedere il signor Chamberlain e Lord Halifax ospiti in Italia, dice di voler precisare alcuni punti fondamentali della politica italiana. 1. L'Italia vuole la pace e farà una politica di pace oltre che per motivi di carattere generale anche perché l'Italia vuole mettere in valore i suoi territori d'oltremare. 2. L'Italia applicherà con la massima lealtà gli Accordi del 16 aprile. 3. La direttiva fondamentale della politica italiana è l'Asse Roma-Berlino. Tale Asse però non è di natura esclusiva e non ha impedito a noi di stabilire cordiali relazioni con l'Inghilterra né alla Germania di migliorare le sue relazioni con la Francia. L'Italia non esclude la possibilità di intese più vaste e permanenti fra le quattro Potenze occidentali, ma non intende assumere iniziative in materia. 4. I rapporti tra l'Italia
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Il "Grande Gioco" e il XIII Dalai Lama Gli ultimi anni del diciottesimo secolo segnano l'inizio di un lungo periodo di instabilità per il Tibet che nel 1792 poté respingere un attacco delle armate del vicino regno del Nepal solo grazie all'intervento degli eserciti Ch’ing. Nel 1804 muore l'VIII Dalai Lama e l'Impero di Mezzo riprende in grande stile i suoi tentativi di annettersi il Paese delle Nevi. Nonostante il XI, il X, l'XI e il XII Dalai Lama muoiano tutti in giovane o giovanissima età, il Tibet riesce a trovare la forza di resistere alla pressione manciù e alle ricorrenti aggressioni nepalesi. Pur tra mille difficoltà interne il governo di Lhasa mantiene il controllo della nazione e tenta di barcamenarsi come può in una situazione geopolitica che si va facendo sempre più complessa. Sono infatti entrati nel "Grande Gioco" asiatico due aggressivi imperi occidentali, la Russia zarista e la Gran Bretagna, ognuno dei quali teme che l’alt
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GULAG Solovki A 65° di latitudine nord, fra il 35° e il 36° meridiano, dal mare gelato si alzano delle isole, chiamate in Russia semplicemente Solovki. L'arcipelago delle Solovki, sorto nei pressi del Circolo polare artico circa 10.000 anni fa in seguito al ritrarsi di un gigantesco ghiacciaio, ha una superficie complessiva di oltre 260 km.² ed è considerato per le sue condizioni climatiche una delle regioni più inospitali del paese. All'inizio del XV secolo sull'arcipelago fu fondato un monastero ortodosso, noto per la sua rigida regola e per la fiorente economia. Le costruzioni create dal monastero sono capolavori architettonici oggi posti sotto la tutela dell'UNESCO in quanto "Patrimonio dell'Umanità". Con l'arrivo dei bolscevichi sulle isole, nel 1920, le Solovki si trasformarono in luogo di deportazione per gli oppositori dell'ideologia comunista, e nel 1923 qui venne creato il primo nucleo di quello che poi sarebbe diventato noto col nom
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Febbraio 1946:viene approvato il voto alle donne in Italia Nell’Italia unita le donne vennero fin dall’inizio escluse dal godimento dei diritti politici. Basta ricordare che la Camera dei Deputati del Regno d’Italia respinse la proposta dell’onorevole Morelli volta a modificare la legge elettorale che escludeva dal voto politico e amministrativo le donne “al pari degli analfabeti, interdetti, detenuti in espiazione di pena e falliti” ed a concedere quindi alle donne tutti i diritti riconosciuti ai cittadini. Nonostante Anna Maria Mozzoni avesse fondato nel 1879 una Lega promotrice degli interessi femminili, che si batteva per il diritto di voto alle donne, le prime femministe italiane si interessarono molto di più delle questioni sociali, anche per l’influenza del neonato partito Socialista. Tale partito però inizialmente non sostenne la causa della tutela del lavoro femminile, nonostante lo slogan socialista: “Le donne che lavorano come voi, sono uomini”. Sul versante dei diritt