Antonio Giolitti | |
Nato a Roma il 12 febbraio 1915, morto a Roma il 7 febbraio 2010, laureato in legge, uomo politico. Nipote di Giovanni Giolitti, discusso statista liberale del periodo prefascista, Antonio venne in contatto nel 1940 con l'organizzazione comunista. Tenuto d'occhio dalla polizia fascista, l'anno successivo fu arrestato e deferito al Tribunale speciale, che però lo assolse per insufficienza di prove. Ripresa l'attività clandestina, nella primavera del 1943 Antonio Giolitti, per incarico del Partito comunista, entra in contatto con numerose personalità militari e politiche, allo scopo di realizzare un'intesa per abbattere il regime fascista. L'8 settembre del 1943 Giolitti si trova nel Cuneese, provincia d'origine della famiglia, e con Giancarlo Pajetta, Ludovico Geymonat e Pompeo Colajanni organizza, a Barge, il primo nucleo partigiano delle future brigate d'assalto Garibaldi del Piemonte. Nel settembre dell'anno dopo, quando è commissario politico della 1a Divisione Garibaldi delle Valli di Lanzo, Giolitti è gravemente ferito in combattimento. Trasportato in Francia per esservi curato, riesce a tornare in Italia soltanto alla Liberazione. |
nella foto Il giovane Antonio Giolitti
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