CRITICA ALLA SENTENZA DI MILANO

L'ambasciatore Usa difende Google:
"Libertà sul web vitale per la democrazia"

David Thorne: «Siamo colpiti. Gli abusi non sono una scusa per violare il diritto a un Internet libero»

CRITICA ALLA SENTENZA DI MILANO

L'ambasciatore Usa difende Google:
"Libertà sul web vitale per la democrazia"

David Thorne: «Siamo colpiti. Gli abusi non sono una scusa per violare il diritto a un Internet libero»

David Thorne (Ap)

MILANO - La reazione di Google alla sentenza di Milano era più che attesa. Come quella dei blogger e dei siti specializzati in tecnologie di mezzo mondo, altrettanto negativa. Ma contro la condanna dei tre dirigenti di Google arrivano parole dure dall'ambasciatore americano a Roma, David Thorne. «Siamo negativamente colpiti dall’odierna decisione di condanna di alcuni dirigenti della Google Inc. Per la pubblicazione su Google di un video dai contenuti offensivi - afferma Thorne in un comunicato - . Pur riconoscendo la natura biasimevole del materiale non siamo d’accordo sul fatto che la responsabilità preventiva dei contenuti caricati dagli utenti ricada sugli Internet service provider». Nel suo comunicato, Thorne fa diretto ed esplicito riferimento alla posizione del governo Usa, diventata netta dopo il caso della censura in Cina, che ha coinvolto proprio Google. «Il principio fondamentale della libertà di Internet è vitale per le democrazie che riconoscono il valore della libertà di espressione e viene tutelato da quanti hanno a cuore tale valore- dice Thorne - . Il Segretario di Stato Hillary Clinton lo scorso 21 gennaio ha affermato con chiarezza che Internet libero è un diritto umano inalienabile che va tutelato nelle società libere. In tutte le nazioni è necessario prestare grande attenzione agli abusi. Tuttavia, eventuale materiale offensivo non deve diventare una scusa per violare questo diritto fondamentale».

Redazione online
24 febbraio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA       

 

 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

La scuola di Francoforte e l'analisi della personalità autoritaria

La battaglia di Monte Casale sul Mincio