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Visualizzazione dei post da maggio, 2012

I motivi di una vergognosa sentenza

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Strage di Brescia: guida alle motivazioni della sentenza 2010 Per facilitare la lettura delle 435 pagine della sentenza inerente l’ultimo processo sulla strage di Brescia, abbiamo pensato ad una guida più breve che riassuma i nodi centrali del documento. Il lavoro segue il percorso indicato dalla Corte d’Assise di Brescia nella ricostruzione della logica che ha portato all’assoluzione di tutti gli imputati. GLI IMPUTATI E L’IMPIANTO ACCUSATORIO Gli imputati nell’attuale processo sono Maggi Carlo Maria, Zorzi Delfo, Tramonte Maurizio, Rauti Giuseppe Umberto e Delfino Francesco. Tutti sono accusati in concorso tra loro e con altre persone, tra cui Digilio Carlo (deceduto), allo scopo di: 1)attentare alla sicurezza interna dello Stato, appartenendo Rauti, Maggi, Zorzi e Tramonte all’organizzazione eversiva Ordine Nuovo, ed in particolare: Rauti (quale esponente di vertice della citata organizzazione eversiva) promuovendo l’attentato nell’ambito della pianificazione di una s
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Caporetto – Ospedale da campo – Novembre 1917 Cara Maria, amore mio è dolce scrivere il tuo nome su questo foglio stropicciato. La mia mano trema, ma pensare a te mi regala un po’ di luce in quest’inferno infinito. Sapessi quanto è lunga la notte. Non passa mai, mai, mai. E’ atroce la mia notte. Resto qui, sospeso tra i sogni e l’incubo che non mi lascia solo un istante. Il dolore alle gambe è lancinante. Senza tregua. Sento una lama conficcata nella carne. Ma quale carne poi? Non ho più le mie gambe, Maria. Le ho lasciate sulla montagna quella sera, strappate come stracci. C’era la luna, lo sai? La trincea era silenziosa da far paura, nemmeno un rumore, nemmeno un sospiro. Era così da giorni. Si aspettava, si aspettava e basta. Immobili, in quelle ferite della terra che erano diventate la nostra culla. Nostra, di noi bambini poco più che ventenni vestiti con una divisa troppo larga. Nostra, di noi che avevamo una baionetta in mano, sapendo che quel giocattolo avrebbe portato la morte

Superga - Il disastro del Grande Torino

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Portella della Ginestra:una strage di stato

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1 maggio. Portella della Ginestra: una strage di Stato Correva l’anno 1947, una strage organizzata dalle forze dell’ordine, probabilmente la madre delle stragi di Stato. -R.C.- 1 maggio 2012- Morirono tanti contadini che con le loro famiglie stavano celebrando la festa del primo maggio. La polizia raggiunse i manifestanti attraverso le mulattiere che costituivano le uniche vie d’accesso. Quindi quando Giuliano ed i suoi cominciarono a sparare sulla folla e sugli oratori, le vie di fuga erano bloccate, alla fine si contarono 11 morti e cinquanta feriti. C’era molta gente a Portella della Ginestra quel primo maggio 1947, gente arrivata da San Cipirrello, da San Giuseppe Jato, da Piana degli Albanesi. C’era fermento nelle campagne, dove le camere del lavoro guidavano le occupazioni dei campi incolti di proprietà dei latifondisti. I decreti Segni e Gullo consentivano ai contadini, associati in cooperative, di farli propri e renderli produttivi. I proprietari terrieri erano o