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Il giovane Anteo Tra tutti i falliti attentati a Mussolini, la vicenda di Anteo Zamboni è rimasta curiosamente fino ad oggi la meno conosciuta, nonostante quel colpo di pistola esploso a Bologna nel 1926 dal quindicenne Zamboni apre definitivamente le porte alla dittatura: in nome della sicurezza dello stato si demoliscono le residue garanzie dello stato liberale, si reintroduce la pena di morte, inizia a funzionare il Tribunale speciale. Eppure di questo adolescente che suo malgrado con il suo gesto ha segnato la storia italiana ci viene consegnata una memoria controversa, lacunosa, alle volte mistificatrice. Coperta dalla pietà popolare per quella morte così truce: pugnalato seduta stante dagli squadristi e martoriato in modo bestiale dalla folla inferocita. Memoria altalenante tra eroe anarcoide antifascista (o addirittura come si è scritto "primo partigiano di Bologna") ed utile strumento di un gioco infinitamente più grande di lui. Di sicuro pensare che "Patata...
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La conquista del potere: la marcia su Roma (28 ottobre 1922) La possibilità di conquistare il potere con la forza fu prospettata per la prima volta da Benito Mussolini il 29 settembre 1922, in una seduta segreta a Firenze della direzione fascista. La decisione di passare all’azione si ebbe il 16 ottobre 1922, nella riunione a Milano del gruppo dirigente fascista, nel corso della quale venne anche costituito il quadrumvirato che avrebbe diretto l'insurrezione, formato da De Vecchi, De Bono, Balbo e Bianchi. Pochi giorni dopo, il 24 ottobre, al Congresso fascista di Napoli, arrivò il proclama ufficiale di Mussolini: "O ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma". Secondo i piani, il quadrunvirato, insediato a Perugia, avrebbe assunto nella notte tra il 26 e il 27 i pieni poteri e nei due giorni successivi sarebbe seguita la mobilitazione delle squadre fasciste che avrebbero occupato i punti chiave dell'Italia centrale. Le bande destinate a marciare sul...
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Anniversario della nascita di un garibaldino "contro" AMILCARE CIPRIANI Descritto da Tanini uno storico che seguì le sue vicende Cenni biografici della vita di Amilcare Cipriani Giulio Tanini 1920 E chi è Amilcare Cipriani, mi domanderà il primo dei miei due lettori? Se sei Italiano, amico mio, butta via questo libro, non mi disonorare col tuo sguardo interrogativo su queste pagine oneste; tu non sei uno spirito che meriti di leggere ciò che sto per scrivere, perchè - vedi, - io devo sfogare tutta l'anima mia parlando d'uno di quegli uomini che vengono di stampo garibaldino, che hanno fatto, per la civiltá latina, più di quello che farebbero dieci filosofi con cento libri dottrinari! Cipriani è un garibaldino, un rivoluzionario, un socialista, un anarchico.... ma che dico? niente di attributi a Cipriani, perchè è la rappresentazione pura dell'Italiano eroico, cavalleresco, generoso, giusto, integro, ideale e ribelle a tutte le ingiustizie; simbolo di quell'u...

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Intervista di Michele Fumagalli a Giuseppe Galzerano :"L'UNITA'D'ITALIA LE RIBELLIONI DIMENTICATE CILENTO RIVOLUZIONARIO INTERVISTA | di Michele Fumagallo storie - UNITÀ D'ITALIA, LE RIBELLIONI DIMENTICATE Cilento RIVOLUZIONARIO «Volevano la Costituzione francese, ottennero la repressione e le loro teste furono esposte davanti alle case dei parenti. La rivolta cilentana del 1828 è fondamentale per capire il Risorgimento al sud. E per combattere la nostalgia dei Borboni». A colloquio con l'editore Giuseppe Galzerano, ispiratore del film «Noi credevamo» di Mario Martone. Il racconto di una terra poco conosciuta Il Cilento è oggi una terra di grandi potenzialità inespresse, a dispetto del gran parlare che si fa di ambiente, cibi genuini, mare pulito. Non tutto è come si dipinge e i mostri o mostriciattoli urbanistici si contano a centinaia. Del resto la stessa costituzione di un Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano non ha prodotto quel passaggio a...
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SANT’ANNA DI STAZZEMA E MARZABOTTO:ANCHE MUSSOLINI NON SAPEVA Dagli appunti del giornalista Angiolo Berti, che scrisse testimone di quegli orrori. Cerimonia al Campo defli Eroi CASCIANA TERME - Mussolini non sapeva delle stragi Sant’Anna di Stazzema e Marzabotto (estate 1944). A conferma, una sua frase,nei giorni successivi: “E’ una punizione terribile per tutti noi”. Le parole furono riportate in un colloquio alla Questura di Bologna,nel maggio dell’anno dopo, da Giorgio Pini, sottosegretario agli Interni nella Repubblica di Salò, lì interrogato dall’Ufficio Politico. Nell’occasione Pini parlava con Angiolo Berti,giornalista cascinese e redattore del periodico del CLN,Rinascita. Pini e Berti si conoscevano bene. All’indomani delle voci sulla strage di Stazzema, assieme al prefetto di Bologna Fantozzi ed al giornalista del Resto del Carlino ,Egidio Casabianca, fu inviato dalla Curia Arcivescoivile come persona sopra le parti. Unico impegno: assoluto segreto e riferire soltanto oralm...
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Le Quattro Giornate di Napoli 28 settembre - 1° ottobre 1943 di Fara Misuraca ed Alfonso Grasso Napoli e la guerra Alla vigilia della II guerra mondiale Napoli contava circa 900.000 abitanti che, con la provincia, arrivano a 1.750.000 [1]. Nel corso del ventennio fascista era quindi decaduta da prima a terza città d’Italia. Il regime dittatoriale in un primo tempo aveva fatto registrare progressi in campi quali quelli dell’edilizia e degli edifici pubblici, dell’orario lavorativo e del sistema previdenziale e dell’alfabetizzazione. Ma il divario nord-sud crebbe vorticosamente, specialmente nello strategico settore delle comunicazioni ferroviarie e stradali e delle opere pubbliche in genere che, salvo eccezioni, resteranno praticamente le stesse dell’epoca giolittiana, e che troveranno un successivo sviluppo solo con l’avvento della Repubblica. Mussolini investì enormi risorse nella guerra coloniale per la conquista dell’Etiopia (1935-6), in cui furono utilizzati da parte italian...
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----Un bell'articolo della storica Emanuela Vacca L'unica salvezza---------------------------------------------------------------------------- Oggi ho toccato con mano la situazione economico-sociale del nostro paese. Ero al mercato, ferma al banco di un amico filippino. Sceglievo una sciarpa. Il mio amico è in Italia da anni. Ha un progetto. Ha un fine. Una logica. È motivato e determinato. È forte fisicamente. È sano psichicamente. Mentre ero lì, la signora che gestiva il banco accanto, è venuta chiedere a Bashir se poteva cambiarle 10 euro in due da cinque. Lui ha estratto dalla tasca una mazzetta di banconote impressionante,legate da un elastico. Le ha cambiato i dieci euro ed è tornato a lavorare. Sereno. Indifferente. Dopo nemmeno due minuti,ilmarito della signora si ripresenta con la medesima richiesta: “mi cambi 10 euro?” Il mio amico allora osserva calmo: “è già venuta tua moglie. Già fatto.” L’uomo attempato, curvo e palesemente stanco lo osserva rassegnato: “Ci servo...
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Per opera della Fondazione “Berti” LA “GIORNATA DEL CARABINIERE” AL CAMPO DEGLI EROI Nel ricordo della medaglia d’oro Salvo D’Acquisto, morto 67 anni fa. L’iniziativa congiunta verrà ripetuta ogni anno CASCIANA TERME – La “Giornata del Carabiniere” è stata celebrata al Campo degli Eroi di Casciana Terme, in occasione dell’anniversario del sacrificio del Maresciallo Medaglia d’oro, Salvo D’Acquisto 67 anni fa. L’iniziativa ha visto congiunti la Fondazione “Angiolo e Maria Teresa Berti” e l’Arma. La manifestazione è iniziata con la visita alla biblioteca della Fondazione dove sono raccolte immagini e documenti della storia dell’Arma e di quanto ad essa sia legata l’attività stessa della Fondazione. In particolare le immagini che ricordano la visita effettuata nell’ottobre del 1988,dall’allora Comandante Generale,gen.Alberto Jucci, su espresso invito di Angiolo Berti e la successiva ,tre anni or sono, del Comandante Provinciale col. Edoardo Lepre. Dopo il saluto agli intervenuti da par...
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SALVO D'ACQUISTO Di carattere mite e silenzioso era attaccatissimo ai suoi ed amava la disciplina ed il lavoro. Maturò la sua personalità in scuole religiose e dal 1939 nell'Arma dei Carabinieri, segnalandosi sempre per attaccamento al dovere, dedizione al prossimo ed amore alla Patria. Le sue doti di bontà ed il senso cristiano della vita risplendono nell'atto eroico di Palidoro (Roma), allorché, Vice-Comandante della locale stazione dell'Arma, si offrì come vittima innocente per salvare la vita a 22 ostaggi che stavano per essere fucilati. Questo gesto coscíente di amore supremo, con cui a 22 anni, il 23 settembre 1943, chiuse la sua esistenza terrena, compendia e rivela le virtù del Servo di Dio, martire della carità. Salvo D'Acquisto nacque a Napoli il 7 ottobre 1920. Nel 1939 si arruolò nell'Arma dei Carabinieri, segnalandosi per le sue qualità. Pur vivendo in un'epoca alquanto difficile era caratterizzato da ottimismo e gioia di vivere. Aspirava a for...
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ATTIVITA’ DELLA FONDAZIONE “ANGIOLO E MARIA TERESA BERTI” 11/09/10 Pontedera – “Gli attentati a Mussolini fra il 1926 ed il 1932” 31/08/10 Campo degli Eroi - Ricordo della visita del presidente del Senato,Giovanni Spadolini (31 Agosto 1991) 26/08/10 Campo degli Eroi – Ricordo della visita del vescovo di Livorno, mons. Alberto Ablondi ( estate 1997) 7/07/10 Campo degli Eroi – Visita del Comandante l’Accademia Navale di Livorno, amm. Pierluigi Rosati 30/05/10 Campo degli Eroi – Ricordati anniversari morte giornalista Walter Tobagi (1980) e Gino Bonicoli (1922) 8/05/10 Castello di Lari – Carlo Pisacane:il pensiero e l’azione rivoluzionaria 7/04/10 Pontedera - Convegno sulle Migrazioni,con il Comune e la Tavola della Pace 4/12/09 Campo degli Eroi – Festeggiata la ricorrenza di Santa Barbara, patrona della Marina Militare 31/08/09 Campo degli Eroi – Ricordo rastrellamenti tedeschi nel 1944 nella zona di Casciana Terme,Pisa e Lucca 1/11/09 Campo degli Eroi – Nell’anniversa...