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XI-XIV secolo
Con la morte della Marchesa di Toscana Matilde di Canossa (1115), Lucca - città di mercanti e di banchieri- comincia a muovere i primi passi verso l'indipendenza.
Il neonato comune di Lucca assume un nuovo ordinamento, e la città viene divisa nei cinque parti che prendono nome dalle Porte cui fanno capo: Santi Gervasio e Protasio, San Donato, San Paolino, Santa Maria e Porta di Borgo. La città era retta da due Consoli e da un Consiglio Generale che era solito riunirsi nel "Parlascio" (l'ex-anfiteatro).
Nel 1317 un'insurrezione popolare caccia Uguccione della Faggiuola ed il popolo elegge Castruccio Castracani degli Antelminelli Capitano Generale e successivamente, Duca di Lucca, Pisa, Pistoia, Luni e Volterra.
Castruccio sconfigge l'esercito di Firenze nella battaglia di Altopascio (1325) inseguendo gli sconfitti fiorentini sino sotto le mura della città, dove il condottiero dà ordine che siano corsi e introdotti, in segno di spregio,ben tre palii, ossia rispettivamente : per "li ciuchi, li omini a piedi e le meretrici".
Con la morte di Castruccio Castracani (1328 per Lucca inizia un periodo di decadenza che porterà la città passare di mano tra milanesi, genovesi, fiorentini ed infine pisani.
Lucca convince l'imperatore Carlo IV, dietro pagamento di un tributo di 300.000 fiorini, ad emettere un atto per la liberazione della città. L'imperatore, di passaggio in Italia scende a Lucca e il 6 aprile 1369 (domenica in Albis) firma l'atto di liberazione che consente ai cittadini di ricostituire la Repubblica.
Il periodo Guinigi
Paolo Guinigi venne eletto signore di Lucca il 21 novembre 1400 dopo numerosi scontri e vendette trasversali, tra la casata dei Guinigi (sostenuta dal popolo) e quella dei Forteguerra (appoggiati dai grossi mercanti).
Abolì il Consiglio Maggiore e istituì un Consiglio di Stato che aveva il compito di assisterlo politicamente, inoltre si ebbe una spinta propulsiva del commercio della seta e dell'industria bancaria.
Il suo potere aumentò notevolmente grazie ai suoi matrimoni combinati. La più famosa moglie è senz'altro Ilaria del Carretto che sposò nel 1403. Alla sua morte fece costruire intorno al 1406 da Jacopo della Quercia il celebre sarcofago marmoreo, ora conservato nel Duomo.
Oltre che interna si ebbe un periodo di pace esterna grazie alla sua politica estera ambigua. Giurò fedeltà a tutti e tre i papi nominati prima di Martino V e li accolse durante le loro visite in città. Strinse rapporti con l'Imperatore Sigismondo che lo confermò nel 1413 Vicario Imperiale in Lucca legittimando così la sua signoria.
La situazione sfociò nel 1429 nell' assedio e nel saccheggio da parte di Firenze della città che tuttavia, grazie al capitano Francesco Sforza, non cadde sotto il dominio fiorentino.
Nel 1418, a seguito della guerra tra Milano e Venezia, ci fu un ribaltamento delle alleanze a livello generale. Firenze indusse Braccio Fortebraccio da Montone ad invadere e saccheggiare la città. Paolo non riuscì a resistere e per scacciare l'invasore dovette pagare un cifra esorbitante. La pace del 1425 tra Firenze, alleata di Venezia, e Milano, lasciò armati i fiorentini che si rivolsero contro Lucca, perché il figlio di Paolo Guinigi, Ladislao Guinigi, aveva aiutato Filippo Maria Sforza. I fiorentini guidati dal condottiero Niccolò Piccinino devastarono il contado lucchese e giunsero ad assediare le mura. La città si salvo solamente il 28 febbraio 1429 grazie all'intervento di Francesco Sforza.
Questi fatti crebbero il malcontento e sfociò in una congiura ordita da Pietro Cenami e Lorenzo Buonvisi lo depose nella notte tra 15 e 16 agosto 1430. Gli Anziani dettero l'annuncio di una rivolta popolare che aveva travolto il loro Signore. In realtà si trovava in carcere a Pavia dove morì due anni dopo.
Nel frattempo, andò crescendo l'attività bancaria cittadina, sostenuta anche dalla presenza ebraica: nel 1431 Angelo di Gaio, un ebreo di origine forlivese, ottenne il permesso di stabilirsi in Lucca e di aprire un banco.
Nel 1446 vennero pubblicati nuovi statuti con innovazioni riguardo all' istruzione pubblica e venne deciso di non fondare l'università perché sarebbe costata troppo.
Nella seconda metà del Quattrocento, Lucca sarà coinvolta in numerose guerre di confine e inizia il suo periodo di decadenza.
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