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Visualizzazione dei post da luglio, 2011
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Battaglia di Cascina Data 28 luglio 1364 Luogo Cascina(PI), Italia Esito vittoria fiorentina Schieramenti Firenze Pisa Comandanti Galeotto Malatesta Giovanni Acuto Anichino Effettivi 15.000 (4.000 cavalieri, 11.000 fanti) Perdite - 2.000 La Battaglia di Càscina è il nome di un fatto d'armi avvenuto il 28 luglio 1364 tra le truppe pisane e quelle fiorentine in cui queste ultime vendicarono la sconfitta subita pochi mesi prima e che aveva consentito al celebre Giovanni Acuto - che combatteva con Hanneken von Baumgarten (Anichino/Annichino Bongarden/Bongarten), a capo, di 3000 corazzieri, o "barbute" (costituite da un cavaliere e un servente - o sergente - anch'egli montato), antesignane delle "lance") - di percorrere vittorioso la Valdinievole, Prato e di presentarsi una prima volta sotto Firenze, per poi proseguire nelle devastazioni e nelle lucrose razzie nel Mugello, nel Pistoiese e ancora di portarsi sotto le mura di Firenze, all'altezza di Porta
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Gran Maestro dell’Ordine di san Giovanni di Gerusalemme IL PRINCIPE JOSE’ COSMELLI RENDE OMAGGIO AL CAMPO DEGLI EROI CASCIANA TERME – Continua incessante l’attività della Fondazione “Angiolo e Maria Teresa Berti”. In data 20 luglio 2011, ha reso infatti omaggio al Campo degli Eroi, il Gran Maestro della Federazione dei Priorati Autonomi dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme,sua altezza principe Josè Cosmelli. Nella visita era accompagnato da mons. Fabio Fabbri,prelato d’onore di Sua Santità e consigliere ecclesiastico emerito all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Si è trattato di un incontro particolarmente cordiale, durante il quale all’ospite sono stati illustrati i 26 monumenti che costituiscono il patrimonio della Fondazione. Cippi e lapidi costruiti per iniziativa di Angiolo Berti, giornalista parlamentare, cittadino onorario di Casciana Terme, a partire dal 1984. Al termine del percorso,il principe Cosmelli ha espresso vivo compiacimento per l’iniziativa del Campo d
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14 luglio 1948: l'attentato a Togliatti di Marco Innocenti (dal Sole 24 ore) «Hanno sparato a Togliatti». La notizia fulmina gli italiani intorpiditi dal caldo il 14 luglio 1948. La voce dell'attentato si sparge a macchia d'olio e dall'Italia profonda sale un'esclamazione che sa di imprecazione: «Madonna, è Togliatti». A tre mesi dalle elezioni che hanno punito il Fronte popolare, Antonio Pallante, un esaltato studente di destra, offre al Pci la carta della rivincita. Una scarica di rabbia Mentre Togliatti si risveglia dall'anestesia la rabbia del popolo di sinistra si scarica in una serie di confuse manifestazioni a metà strada fra la jacquerie e l'insurrezione. Cortei imbandierati di rosso, furiosi come una piena in Polesine, battono le strade d'Italia. Il sincero dolore di compagni e simpatizzanti, l'angoscia, la voglia di rivoluzione e di rivincita si sommano e caricano le ore di paura. Il Paese è percorso da una scossa elettrica: operai e co
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BLOGGER_PHOTO_ID_5629100991834602658" /> Dal punto di vista cronologico è posteriore alle battaglie americane, ma è importante notare l'enorme influenza che ha esercitato sull'Europa intera. Nonostante il suo fallimento, è diventata il modello di riferimento per giudicare le rivoluzioni. Prima del 1789, la Francia era una monarchia assoluta legata alla tradizione medioevale. Il Re, fiancheggiato dal clero e dalla ricca nobiltà, deteneva i tre poteri. Lo stato era incapace di adeguarsi ai mutamenti in atto e opprimeva le masse, ormai vessate da sgravi fiscali. L'invio di truppe e rifornimenti per sostenere gli Americani in lotta contro gli Inglesi aggravò la pesante situazione economica francese già in crisi perché vincolata all'agricoltura. La tassazione nei confronti dei contadini aveva raggiunto il limite di sopportazione, già minato dagli esosi oneri signorili ricollegati ad un antico sistema feudale. Il peggioramento inesorabile della condizione
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Lo sbarco in Sicilia (luglio 1943) La Conferenza di Casablanca ed il piano di invasione della Sicilia: Operazione "Husky" a cura di Claudio Li Gotti Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 le forze Alleate britanniche, americane e canadesi sbarcarono sulle spiagge della Sicilia, ancora controllata dalle forze dell’Asse, nell’ambito della cosiddetta "Operazione Husky". Nell’arco di terra tra Licata e Siracusa si riversarono 160.000 soldati; 4000 aerei da combattimento e da trasporto fornirono l’appoggio dal cielo mentre nel mare ci furono 285 navi da guerra, due portaerei e 2.775 unità di trasporto. Lo sbarco in Sicilia fu la seconda più imponente operazione offensiva organizzata dagli Alleati nella seconda guerra mondiale, la più vasta in assoluto nel settore del Mediterraneo; soltanto con l’invasione della Normandia ("Operazione Overlord"), undici mesi dopo, si riuscì ad impiegare un numero maggiore di uomini. Per la prima volta apparvero il DUKW
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Lo sbarco in Sicilia (luglio 1943) Alla vigilia dello sbarco le forze italiane impegnate in Sicilia assommavano a 170.000 uomini con 100 carri armati, mentre i tedeschi erano 28.000 con 165 carri. La superiorità aerea degli Alleati era assoluta e quella della marina totale poiché la nostra flotta, benché numerosa e potente, era rintanata nei porti di Taranto e di La Spezia. Da parte loro, gli Alleati prevedevano di impegnare nell'operazione Husky, come veniva indicato in codice lo sbarco in Sicilia, 1375 navi da guerra e da trasporto, 1124 mezzi da sbarco, 4000 aerei e circa 160.000 uomini con 600 carri armati e 800 camion. La superiorità alleata era dunque schiacciante. Fin dalle prime ore dello sbarco contro la Sicilia sarebbe stata scaraventata una forza immane, imbarcata su una flotta di cui mai, nella sua storia millenaria, il Mediterraneo aveva visto l'eguale. Preliminare necessario allo sbarco era considerata l'occupazione di Pantelleria che l'opinione pubbli
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Il manifesto Russel-Einstein: la dichiarazione presentata il 9 luglio 1955 (nel pieno della Guerra fredda) a Londra in occasione di una campagna per il disarmo nucleare e che aveva avuto come promotori Bertrand Russell ed Albert Einstein (morto nell'aprile dello stesso anno). Nel documento - controfirmato da altri 11 scienziati e intellettuali di primo piano - Einstein e Russell invitavano gli scienziati di tutto il mondo a riunirsi per discutere sui rischi per l'umanità prodotti dall'esistenza delle armi nucleari. TESTO In considerazione del fatto che in ogni futura guerra mondiale verrebbero certamente impiegate armi nucleari e che tali armi mettono in pericolo la continuazione stessa dell'esistenza dell'umanità, noi rivolgiamo un pressante appello ai governi di tutto il mondo affinché si rendano conto e riconoscano pubblicamente che i loro obiettivi non possono essere perseguiti mediante una guerra mondiale e li invitiamo, di conseguenza, a cercar
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<img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 250px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh9j87UE98etqpZS4V_MxFzHYxu1zAAN0nNmIWfgPOlAfmuksJ7rApzktAFuwbX_z7snlMO1qSwMAXZ0lahELqdVhUbAqKW4oQd6W8PkuLV8EpMgS7bgyEjyHMh2IVN_7NmoaZy3vWGTU/s400/Hiroshima.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5627010370286941474 <br />Il 9 luglio veniva firmato il documento ,detto poi Russel-Einstein per il disarmo nucleare. Nel documento - controfirmato da altri 11 scienziati e intellettuali di primo piano - Einstein e Russell invitavano gli scienziati di tutto il mondo a riunirsi per discutere sui rischi per l'umanità prodotti dall'esistenza delle armi nucleari. <br /> <br />Il testo <br />In considerazione del fatto che in ogni futura guerra mondiale verrebbero certamente impiegate armi nucleari e che tali armi mettono in peric
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-------------------------------------------------------------------------------- UNA LAPIDE A PIERFRANCESCO CIPOLLINI E GIULIANO DELL' AMICO EROI E MARTIRI DELLA RESISTENZA Il Gruppo Giustizia e Libertà dellAN.P.I. di Carrara con la solidarietà di tutti i componenti la benemerita Associazione, rievoca il sacrificio dei due Cugini, eroi e martiri della resistenza, nel sessantasettesimo anno della Loro scomparsa avvenuta il 27 giugno 1944 e dedica una lapide alla memoria. Cipollini Pierfrancesco figlio di Andrea e di Elena Di Natale, nasce a Somervill e nel Massachusset (USA) il 24 febbraio 1923 ed è in quel periodo residente in Carrara via Santa Maria 12. E' iscritto al terzo anno della facoltà di Medicina e Chirurgia presso l'Università, di Pisa Prima di risiedere a Carrara abita a Lucca presso una zia,perché il padre molto rispettoso dei principi cattolici Dio, Patria, Famiglia ,vuole che frequenti la Scuola Statale Italiana.Il padre Andrea ritorna a Carrara subito dopo
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Il mondo che va avanti e si ripete La Domenica del Corriere, 30 luglio 1899 Ingrandisci l'immagine Testata La Domenica del Corriere Origine Milano - Italia Data di pubblicazione 30 luglio 1899 I lavori pel traforo del Sempione: nelle viscere del monte Il 19 maggio 1906 venne inaugurata la prima galleria del traforo ferroviario del Sempione e il 1°giugno 1906 il primo treno a vapore percorse la tratta. Da allora e fino ai nostri giorni sono transitate milioni di persone e sono circolate enormi quantità di merci. E guardando al futuro il Sempione si prepara a diventare la porta del Mediterraneo sull'Europa. Fin dall'epoca dei romani, come attestano numerosi documenti storici, la strada del Sempione è sempre stata un'importante via di comunicazione tra la Pianura Padana e l'alto Rodano, tra l'Italia e la Svizzera, tanto per il commercio, quanto per spedizioni militari. Una lunga storia di relazioni che i due paesi si apprestano a commemorare ufficialmente il 19 e