Il mondo che va avanti e si ripete
La Domenica del Corriere, 30 luglio 1899 Ingrandisci l'immagine Testata La Domenica del Corriere
Origine Milano - Italia
Data di pubblicazione 30 luglio 1899
I lavori pel traforo del Sempione: nelle viscere del monte
Il 19 maggio 1906 venne inaugurata la prima galleria del traforo ferroviario del Sempione e il 1°giugno 1906 il primo treno a vapore percorse la tratta. Da allora e fino ai nostri giorni sono transitate milioni di persone e sono circolate enormi quantità di merci. E guardando al futuro il Sempione si prepara a diventare la porta del Mediterraneo sull'Europa. Fin dall'epoca dei romani, come attestano numerosi documenti storici, la strada del Sempione è sempre stata un'importante via di comunicazione tra la Pianura Padana e l'alto Rodano, tra l'Italia e la Svizzera, tanto per il commercio, quanto per spedizioni militari. Una lunga storia di relazioni che i due paesi si apprestano a commemorare ufficialmente il 19 e il 20 maggio. E che i due comuni di Domodossola (Italia) e di Briga (Svizzera) – protagonisti degli imminenti festeggiamenti del centenario - hanno già voluto ricordare l'anno scorso attraverso un gemellaggio, in segno di fratellanza ed amicizia tra le due comunità e i due popoli. Nella lunga vita di questo valico si intrecciano anche nomi illustri, scrittori, viaggiatori, condottieri. E nella rosa dei personaggi che fecero la gloria del Sempione spicca anche, come vedremo, uno svizzero. La storia del Sempione si perde dunque nella notte dei tempi. Conosciuti già in epoca preistorica, i monti del Sempione furono dapprima meta di caccia, poi verdi pascoli. Sotto il controllo dei Leponti il valico divenne un collegamento primario tra il Vallese, l'Italia e il cuore dell'Europa. Fu tuttavia l'imperatore romano Settimo Severo (196 d.C.), come risulta dalle ricostruzioni preparate per il centenario, "ad attivare una strada carreggiabile che, valicando il Sempione, mantenesse i collegamenti tra le province transalpine. L'epoca romana fu dunque la prima epoca di splendore per il valico". Il dissesto del mondo romano si rispecchiò anche sul passo: la mancata manutenzione ne causò infatti il declino nei primi secoli del Medioevo. Anche se nei periodi più freddi il Sempione mantenne comunque la sua funzione di via di transito, a causa dell'inaccessibilità degli altri passi. Sebbene il Seicento fu un secolo piuttosto buio, attorno al 1630 il traffico sul Sempione conobbe un deciso rilancio come via di transito principale tra il nord e il sud dell'Europa. Il commerciante di Briga Kaspar Jodock von Stockalper ne fu l'indiscusso artefice. Appartenente ad una ricca famiglia di Briga, secondo alcuni di origine italiana, Stockalper divenne in età giovanissima notaio e scrivano pubblico. Plurilingue (ne conosceva correttamente cinque), mostrò da subito un innato senso commerciale. Si occupava, in particolare, di trasporto merci sul passo del Sempione e scortava i cortei di nobili durante i loro spostamenti. Con un'accorta politica di alleanze internazionali, che ne fece ben presto il più influente uomo politico del Vallese, costruì una fitta rete di relazioni su scala europea. I suoi viaggi gli permisero di stringere relazioni commerciali dalla Spagna alle Fiandre. La sua ricchezza ed i suoi successi gli fecero conquistare il soprannome di "Roi du Simplon" (Re del Sempione), ma gli attirarono anche numerose inimicizie. L'intervento strutturale forse più evidente attribuibile all'opera di Stockalper tra la Svizzera e l'Italia, fu il miglioramento e la messa in sicurezza della vecchia mulattiera medievale che assunse poi il suo nome "Stockalperweg". Essa permise, attorno al 1630, di riportare il Sempione ad essere il principale passaggio commerciale fra Nord e Sud Europa. Le opere promosse da Stockalper permisero lo sviluppo di un servizio postale efficiente, affidato fino ad allora a suonatori, musicisti ambulanti, monaci erranti e forse anche a messaggeri vescovili. Stockalper intuì che l'introduzione di un sistema postale fisso potesse giovare al commercio. Fu poi istituito un corriere a cavallo che portava le lettere da Ginevra a Milano in otto giorni d'estate e dieci di inverno. Lungo la nuova strada del Sempione, vennero così costruite nuove stazioni di posta con stalle per i cavalli. Una fitta serie di convenzioni nel corso del XVIII secolo testimonia il continuo progredire della posta attraverso il Sempione. La costruzione di una vera strada fra il Lago Lemano e il Lago Maggiore attraverso la valle del Rodano e il Sempione, fu opera di Napoleone Bonaparte per rispondere ad esigenze militari. I lavori, avviati nel 1801, furono completati nel tempo record di cinque anni, nel 1806. Milano, capitale della Repubblica Cisalpina, era così collegata con Ginevra e Parigi. L'idea di realizzare un traforo ferroviario dovette però aspettare fino al 1893; nel 1898 iniziarono i lavori che si conclusero otto anni dopo, non senza un alto tributo di vite umane: i morti furono infatti 106. La costruzione del tunnel segnò definitivamente un'epoca. Dai primi viaggi di lusso da Londra a Istanbul sul mitico Orient-Express – il primo passaggio è del 1919 - oggi il Sempione è una via di transito percorsa da milioni di donne, uomini, merci. E sempre più aperta sul Mediterraneo. Ma senza l'intervento dei partigiani – che nella notte tra il 21 e 22 aprile 1945 sminarono il traforo che i tedeschi volevano far esplodere – la storia del Sempione avrebbe avuto un esito diverso.
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