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I motivi di una vergognosa sentenza

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Strage di Brescia: guida alle motivazioni della sentenza 2010 Per facilitare la lettura delle 435 pagine della sentenza inerente l’ultimo processo sulla strage di Brescia, abbiamo pensato ad una guida più breve che riassuma i nodi centrali del documento. Il lavoro segue il percorso indicato dalla Corte d’Assise di Brescia nella ricostruzione della logica che ha portato all’assoluzione di tutti gli imputati. GLI IMPUTATI E L’IMPIANTO ACCUSATORIO Gli imputati nell’attuale processo sono Maggi Carlo Maria, Zorzi Delfo, Tramonte Maurizio, Rauti Giuseppe Umberto e Delfino Francesco. Tutti sono accusati in concorso tra loro e con altre persone, tra cui Digilio Carlo (deceduto), allo scopo di: 1)attentare alla sicurezza interna dello Stato, appartenendo Rauti, Maggi, Zorzi e Tramonte all’organizzazione eversiva Ordine Nuovo, ed in particolare: Rauti (quale esponente di vertice della citata organizzazione eversiva) promuovendo l’attentato nell’ambito della pianificazione di una s...
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Caporetto – Ospedale da campo – Novembre 1917 Cara Maria, amore mio è dolce scrivere il tuo nome su questo foglio stropicciato. La mia mano trema, ma pensare a te mi regala un po’ di luce in quest’inferno infinito. Sapessi quanto è lunga la notte. Non passa mai, mai, mai. E’ atroce la mia notte. Resto qui, sospeso tra i sogni e l’incubo che non mi lascia solo un istante. Il dolore alle gambe è lancinante. Senza tregua. Sento una lama conficcata nella carne. Ma quale carne poi? Non ho più le mie gambe, Maria. Le ho lasciate sulla montagna quella sera, strappate come stracci. C’era la luna, lo sai? La trincea era silenziosa da far paura, nemmeno un rumore, nemmeno un sospiro. Era così da giorni. Si aspettava, si aspettava e basta. Immobili, in quelle ferite della terra che erano diventate la nostra culla. Nostra, di noi bambini poco più che ventenni vestiti con una divisa troppo larga. Nostra, di noi che avevamo una baionetta in mano, sapendo che quel giocattolo avrebbe portato la morte...

Superga - Il disastro del Grande Torino

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Portella della Ginestra:una strage di stato

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1 maggio. Portella della Ginestra: una strage di Stato Correva l’anno 1947, una strage organizzata dalle forze dell’ordine, probabilmente la madre delle stragi di Stato. -R.C.- 1 maggio 2012- Morirono tanti contadini che con le loro famiglie stavano celebrando la festa del primo maggio. La polizia raggiunse i manifestanti attraverso le mulattiere che costituivano le uniche vie d’accesso. Quindi quando Giuliano ed i suoi cominciarono a sparare sulla folla e sugli oratori, le vie di fuga erano bloccate, alla fine si contarono 11 morti e cinquanta feriti. C’era molta gente a Portella della Ginestra quel primo maggio 1947, gente arrivata da San Cipirrello, da San Giuseppe Jato, da Piana degli Albanesi. C’era fermento nelle campagne, dove le camere del lavoro guidavano le occupazioni dei campi incolti di proprietà dei latifondisti. I decreti Segni e Gullo consentivano ai contadini, associati in cooperative, di farli propri e renderli produttivi. I proprietari terrieri erano o...

Gli ultimi giorni di Hitler .Il giorno 30 aprile si ucciderà nel bunker con Eva Braun e i gerarchi

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La battaglia di Monte Casale sul Mincio

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LA BATTAGLIA DI MONTE CASALE La battaglia di Monte Casale si svolse il 30 aprile 1945 nel territorio di Ponti sul Mincio (MN) ed è ritenuta uno degli ultimi scontri della seconda guerra mondiale in Italia. Fu combattuta dai partigiani della Brigata Italia (Vr) comandata da Enzo (Fiorenzo Olivieri), dai partigiani della Brigata Avesani comandati da Bruto assieme agli Arditi del IX reparto d'assalto che ebbero un sanguinoso scontro con un reparto tedesco della Flak (la contraerea) che si era asserragliato sulla cima di una collinetta posta vicino alla strada che collega Peschiera del Garda a Monzambano. Nello scontro, che durò dalla mattina fin verso sera, morirono 5 arditi, il soldato americano Robert Carlson, e 4 partigiani. Da allora, ogni anno l'amministrazione comunale di Ponti sul Mincio ricorda con una cerimonia di commemorazione il sanguinoso combattimento. Nella notte tra il 29 e il 30 aprile 1945 un forte reparto di tedeschi proveniente dalle difese sul Po e re...

Donne e resistenza

- Le donne nella resistenza Il femminismo: le donne nella resistenza La seconda guerra mondiale coinvolge le donne ancor più della prima, fra distruzioni della guerra aerea, restrizioni alimentari, perdita dei propri cari e i drammi estremi delle persecuzioni naziste, fino all'Olocausto, al sacrificio di milioni di donne ebree. Entro questo lungo incubo matura, un nuovo sentimento femminile di autosufficienza, di autostima, legato alle supplenze esercitate, alle necessità cui ci si dimostra capaci di far fronte. Un grande apporto alla liberazione nazionale è stato fornito dalla società civile, società che naturalmente comprendeva sia uomini che donne. Ma la storia "politica" ha sempre privilegiato gli uomini dando loro i più grandi meriti, senza tenere troppo in considerazione quello che è stato il ruolo delle donne. In Italia solo verso la fine degli anni settanta si è diffusa finalmente una storia di genere che ha fornito nuove interpretazioni sulla lotta di libera...
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* Intellettuali e personalità che pubblicamente sostennero le leggi razziali Alcune fonti riportano un elenco di personalità stilato da alcuni storici e giornalisti, tra cui il saggista Franco Cuomo nel libro I Dieci. Chi erano gli scienziati italiani firmatari del manifesto della razza che aderirono ufficialmente al manifesto oppure sostennero pubblicamente le leggi razziali fasciste. I più noti sono: * Giacomo Acerbo * Dino Alfieri * Giorgio Almirante * Ermanno Amicucci * Mario Appelius * Gaetano Azzariti * Pietro Badoglio * Piero Bargellini * Gino Boccasile * Carlo Borsani * Giuseppe Bottai * Guido Buffarini Guidi * Luigi Cabrini * Emilio Canevari[6] * Aldo Capasso * Giovanni Cazzani * Luigi Chiarini * Tullio Cianetti * Galeazzo Ciano * Giuseppe Cocchiara * Gioacchino Colizzi * Carlo Cossio * Carlo Costamagna * Alfredo Cucco * Pier Lorenzo De Vita * Ludovico di Caporiacco ...
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Le leggi razziali fasciste sono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi (leggi, ordinanze, circolari, ecc.) che vennero varati in Italia fra il 1938 e il primo quinquennio degli anni quaranta, inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana, rivolti prevalentemente – ma non solo – contro le persone di religione ebraica. Furono lette per la prima volta il 18 settembre 1938 a Trieste da Benito Mussolini dal balcone del Municipio in occasione della sua visita alla città. Testo del Manifesto,poi pubblicato il 5 agosto 1938 « Il ministro segretario del partito ha ricevuto, il 26 luglio XVI, un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle università italiane, che hanno, sotto l'egida del Ministero della Cultura Popolare, redatto o aderito, alle proposizioni che fissano le basi del razzismo fascista. 1. LE RAZZE UMANE ESISTONO. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenom...
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Il terremoto del 27 marzo 1638 fu un terremoto catastrofico che colpì una area molto vasta della Calabria nei giorni 27 (sabato, antivigilia delle Palme) e 28 marzo (domenica delle Palme) del 1638. L'analisi delle fonti, sia documenti di archivio (per es., le relazioni ad Limina dei vescovi, i documenti del "Fondo Notai" negli archivi locali, regesti della Regia Camera della Sommaria e dei fogli di «Avvisi compilati») che opere di storiografia del XVII secolo hanno permesso di ricostruire la sequenza degli eventi mostrando che nei giorni 27 e 28 marzo 1638 si sono verificate tre differenti scosse principali che hanno comportato la distruzione di oltre 100 villaggi e la morte di un numero di persone stimato fra 10 000 e 30 000[1]: Giorno Località Lat. Lon. Intensità epicentrale X 10 (MCS) Intensità massima X 10 (MCS) Magnitudo equivalente (Magnitudo momento)[3] 27 marzo Bacino del Savuto 39.11 16.27 11 11 6.8 28 marzo Piana di Sant'Eufemia 38.96 16.26 11 11 6.6 28 marz...
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Due documenti relativi del processo Kappler che si concluse con la condanna del tenete colonnello delle SS tedesche SOMMARIO DELL'INCIDENTE DEL 23 MARZO 1944 Dall'allegate dichiarazioni ed altre relazioni il seguente sommario della versione dell'incidente del 23 marzo 1944 così si presenta: 1) si era osservato che una colonna della polizia tedesca completamente armata passava regolarmente lungo la via Rasella, e nei due giorni precedenti il 23 marzo la località era stata ben studiata dalla G.AP. (Gruppo dell'Azione patriottica del Comitato di liberazione nazionale) ed era stato completato un piano per sincronizzarlo con il tempo che la colonna impiegava per passare. 2) alle 14 del 23 marzo 1944 una cassa di acciaio degli utensili caricata con 12 chili di esplosivo fu messa su un carro di uno spazzino. Intorno furono sistemati altri sei kg. d'esplosivo, mescolati (o messi in infusione?). Doveva scoppiare per accensione con un fuso di circa un minuto. II carretto ...
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18 Marzo 1871 - 28 Maggio 1871 LA COMUNE DI PARIGI Fuggiremo il riposo fuggiremo il sonno Prenderemo al volo l'alba e la primavera E prepareremo giorni e stagioni A misura dei nostri sogni. Paul ELUARD (1951) Siamo nella primavera del 1871. La guerra Franco-Prussiana, era terminata con la sconfitta della Francia a Sedan e con durissime condizioni di resa. I parigini (avevano subìto l'assedio dei prussiani e resistito per 5 mesi combattendo con le truppe regolari monarchiche nel corpo di volontari armati denominati "Guardia Nazionale"), avevano vissuto anche un cambiamento di regime: la caduta della monarchia e la proclamazione della repubblica. Ma, come spesso accade, tutto si era risolto in un semplice avvicendamento di persone al potere, che appartenevano per lo più alla stessa classe dirigente. Parigi, quindi, insorse contro il governo centrale e l'Assemblea Nazionale che avevano condotto la Francia al disastro e, animata da un forte orgoglio nazionale, ispirat...