Charles Lindbergh



 

20 maggio 1927

Alle 7:52 del mattino, Charles Lindbergh decolla dal Roosevelt Field di Long Island (New York) per la prima trasvolata atlantica senza scalo (toccherà terra a Le Bourget, Parigi alle 10:22 della sera del 21 maggio); Lindbergh suscitò l?entusiasmo del mondo intero effettuando a bordo del suo « Spirit of St. Louis»  il primo volo diretto New York ? Parigi. Impiegò circa 33 ore. Il dirigibile inglese R?100 impiegò invece 79 ore per andare da Londra a Montreal.

La storia

Charles Augustus Lindbergh (Detroit, 4 febbraio 1902 – Maui, 26 agosto 1974) è stato un celebre aviatore statunitense. Figlio di immigranti svedesi, crebbe a Little Falls, Minnesota. Il padre era avvocato e successivamente sarebbe stato membro del Congresso degli Stati Uniti (e forte oppositore dell'intervento degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale); la madre era insegnante di chimica.

La prima trasvolata atlantica
Lindbergh compì il 20 maggio 1927 la prima traversata in aereo in solitario dell'Oceano Atlantico senza scalo. Partì alle 7.52 dal Roosevelt Field, vicino a New York, ed arrivò alle 22.00, dopo 33 ore e 39 minuti di volo, nel Chan de Le Bourget vicino a Parigi. Il suo aereo, lo Spirit of Saint Louis, era un monoplano leggero. Quel magico volo, agli albori dell'aviazione, lo consegnò direttamente alla leggenda. Il presidente Calvin Coolidge gli concede la Distinguished Flying Cross e lo nomina colonnello della riserva dell'aviazione degli Stati Uniti. Il governo francese per questo gli concesse la Legion d'Onore.Lo stesso anno viene eletto dal Time «Man of Year»:

Il rapimento di Baby Lindbergh
Il nome di Lindbergh è legato anche alla triste vicenda del rapimento e uccisione del figlioletto Charles August, uno dei primi casi di kidnapping (rapimento) che ebbe una risonanza internazionale. Il piccolo, di due anni d'età, fu rapito dall'abitazione dei Lindbergh in circostanze misteriose l'1 marzo 1932. Vane risultarono le ricerche durate oltre due mesi: il piccolo fu ritrovato privo di vita il 12 maggio in una località del New Jersey, Hopewell, distante poche miglia da casa Lindbergh.



 


 

Del rapimento di Baby Lindbergh fu accusato Bruno Hauptmann, un immigrato tedesco, carpentiere ed ex detenuto, processato tre anni dopo e – sebbene si fosse sempre dichiarato innocente – giustiziato sulla sedia elettrica. La sentenza fu eseguita il 3 aprile 1936. Per difendere la propria privacy, i Lindbergh, nel dicembre del 1935 furono costretti a trasferirsi in Europa con i loro due bambini piccoli e, fino al loro ritorno nella primavera del 1939, risiedettero principalmente in Inghilterra. Ad ogni modo la triste vicenda ebbe ancor piu' amare ripercussioni sulla vita della famiglia Lindbergh, continuamente sotto assedio da giornalisti, fotografi, scrittori, curiosi.

La vicenda del rapimento Lindbergh ispirò anche una serie di saggi e romanzi, il più famoso dei quali è sicuramente Murder on the Orient Express (Assassinio sull'Orient-Express), scritto nel 1934 da Agatha Christie, da cui è stato tratto il film (1974) di Sidney Lumet (film rimasto famoso soprattutto per lo straordinario cast che comprendeva Albert Finney, Ingrid Bergman, Jacqueline Bisset, Sean Connery, Anthony Perkins, Vanessa Redgrave, Richard Widmark e Michael York).

Il sostegno di Lindbergh al regime nazionalsocialista

Su invito dell'esercito americano, Lindbergh si reca in Germania per raccogliere informazioni sugli sviluppi dell'aviazione nazista; a tale scopo compie ripetute visite fra il 1936 ed il 1939. Assiste alle Olimpiadi di Berlino, che si svolgono alla presenza di Adolf Hitler, e più tardi scriverà di Hitler ad un amico: « ? sicuramente un grand'uomo, e credo che abbia fatto molto per il popolo tedesco» .


 

Nell'ottobre del 1938, la Croce di Servizio dell'Ordine dell'Aquila – un medaglione d'oro con quattro piccole svastiche, concesso agli stranieri per servizi prestati al Terzo Reich – viene offerta a Lindbergh, per ordine del Führer, dal Maresciallo dell'Aria Hermann Göring durante una cena all'ambasciata americana di Berlino. Nel 1939 al suo ritorno negli Stati Uniti, entra in servizio attivo come colonnello nell'aviazione militare americana.

Nella primavera del 1940, alla Yale University viene fondato l'America First Committee per contrastare la linea interventista di Franklin Delano Roosevelt e promuovere l'isolazionismo; in ottobre Lindbergh, a Yale, parla a tremila persone chiedendo che l'America « riconosca le nuove potenze europee»  e dichiarando che « la razza ebraica»  è tra coloro che con più forza ed efficacia spingono gli Stati Uniti, « per ragioni che non sono americane» , verso l'intervento nella guerra. La moglie Anne Morrow Lindbergh pubblica il suo terzo libro, The Wave of the Future, definito dall'allora Ministro degli Interni Harold Ickes « la Bibbia di ogni nazionalsocialista americano» .

Invitato da Roosevelt a restituire la decorazione nazista, rifiuta, definendola « una inutile offesa alla leadership tedesca» . Il presidente mette in dubbio apertamente la sua lealtà e ciò spinge Lindbergh a presentare le dimissioni da colonnello al Ministro della Guerra. Parla ancora a vasti pubblici contro l'intervento americano nella guerra europea fino al dicembre del 1941, quando in seguito all'attacco giapponese a Pearl Harbor, gli Stati Uniti dichiarano guerra all'Impero giapponese.
Pochi giorni dopo la Germania dichiara guerra agli Usa seguita dall'Italia. Nel gennaio del 1942 si reca a Washington per cercare di farsi reinserire nell'aeronautica militare, ma l'amministrazione americana e la stampa lo osteggiano, e Roosevelt dice di no. Falliscono anche diversi tentativi di trovare lavoro nell'industria aeronautica fino alla primavera del 1942, quando, con l'approvazione del governo, diventa consulente al programma di sviluppo dei bombardieri della Ford.


 

Nel 1943 diventa istruttore dei piloti del Vought F4U Corsair della Marina e nel 1944, dopo un periodo di lavoro in Florida per collaudare diversi tipi di nuovi aerei, tra cui il bombardiere B-29 Superfortress della Boeing, riceve il permesso di recarsi nell'Oceano Pacifico per studiare i Corsair in azione. Una volta sul posto comincia a svolgere missioni di combattimento e bombardamento contro obiettivi giapponesi di base in Nuova Guinea. Partecipa a 50 missioni ed abbatte un caccia giapponese. Alla fine della guerra riprende il lavoro al programma di sviluppo dei caccia per la United Aircraft.

Lindbergh al cinema
L'exploit di Lindbergh è stato raccontato nel film L'aquila solitaria (The Spirit of St. Louis) diretto da Billy Wilder e con James Stewart nella parte di Lindbergh.

Lindbergh nella letteratura
Nel romanzo Il Complotto contro l'America (2004), Philip Roth immagina una storia alternativa in cui Lindbergh sconfigge Franklin Delano Roosevelt nelle elezioni del 1940 e diventa Presidente degli Stati Uniti portando il paese, dietro una neutralità di facciata, all'alleanza con la Germania Nazista.


 



 


 


 


 

 

Commenti

  1. Il rapimento del figlio di Lindbergh è rimasto tutt'oggi un mistero. Sarebbe caduto da una certa altezza, essendo sfuggito un'attimo alla sorveglianza del padre verosimilmente...

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La scuola di Francoforte e l'analisi della personalità autoritaria

Omaggio a Angiolo Berti nell'anniversario della nascita