IL COMANDANTE L'ACCADEMIA NAVALE
IN VISITA ALLA FONDAZIONE "BERTI"
L'Ammiraglio Pierluigi Rosati ha reso omaggio al "Campo degli Eroi".L'incontro con i giovani. "L'oblio è colpa",il messaggio.
CASCIANA TERME ( Pisa) – "Il Campo degli Eroi racchiude in sé un profondo significato. Per comprenderlo bisogna venire,osservare ed ascoltare". Sono le parole con cui il Comandante l'Accademia Navale di Livorno, Ammiraglio Pierluigi Rosati ha iniziato il proprio intervento nella visita alla Fondazione "Angiolo e Maria Teresa Berti" a Casciana Terme. "Una frase, fra le tante scolpite sulle lapidi, mi ha colpito: "L'Oblio è colpa". Sarebbe auspicabile un mondo senza la necessità di ricordare. Ma ricordare – ha così proseguito - serve soprattutto a non commettere errori".
Un messaggio toccante, destinato soprattutto ai giovani, che l'Ammiraglio Rosati ha voluto lasciare come segno della sua presenza al "Campo degli Eroi" . "E' un onore per me e per l'Accademia Navale rendere omaggio ad un luogo dove si ricordano coloro che hanno sacrificato la vita,nell'adempimento del proprio dovere,agli ideali di Patria e di Libertà".
Prima della cerimonia protocollare, l'Ammiraglio Rosati visionato i monumenti,soffermandosi in particolare sulle singole iscrizioni. "Ogni riga rappresenta un messaggio – ha detto - così come ogni parola appare quanto mai vera e sentita".
E' stata quindi la volta della Biblioteca e della Camera dedicata alla Marina Militare. Tante immagini fotografiche e scritti che rivelano il sentito rapporto di Angiolo Berti,cascianese,giornalista parlamentare e storiografo ufficiale della Marina, con il mondo dell'Accademia Navale,i suoi uomini e la sua storia.
Infine l'omaggio ai tre monumenti che ricordano i Caduti del Monte Serra, gli uomini dei Mezzi d'Assalto della Marina Militare, gli Ammiragli Mascherpa e Campioni fucilati dopo l'8 settembre 1943.
Prima di congedarsi,l'Ammiraglio Rosati si è intrattenuto a lungo con gli ospiti assicurando loro la volontà di creare ulteriori iniziative che coinvolgano l'Accademia Navale e la Fondazione "Berti".
GIAN UGO BERTI
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